Che cos’è l’autostima?
Non è facile dare una risposta a questa domanda. Tanto volte ti sarà capitato di sentire frasi del tipo “non hai autostima di te” “dovresti lavorare sull’autostima” o “Hai l’autostima sotto le scarpe”
Una prima definizione del concetto di autostima si deve a William James (cit. in Bascelli e all, 2008), il quale la concepisce come il risultato scaturente dal confronto tra i successi che l’individuo ottiene realmente e le aspettative in merito ad essi.
Più semplicemente è la percezione che hai di te stesso, nella tua interezza.
L’autostima è l’insieme delle tue risorse, delle tue capacità, delle tue attitudini declinate nei vari contesti di vita: il lavoro, le relazioni, la vita di coppia.
Per fartela breve, è il giudizio che dai a te stesso.
Quanto ti valuti da 0 a 10?
Sicuramente valutare se stessi non è semplice: è un processo che oscilla costantemente, tra alti e bassi.
Da cosa dipende tutto questo? Da tre processi fondamentali:
- Il confronto con gli altri: ti valuti confrontando te stesso con altri come te e da questo confronto fai una valutazione positiva o negativa
- Giudizio degli altri: “cosa dicono di te? “ l’opinione che hanno gli altri su di te, definiscono chi sei
(Mario pensa che sono intelligente. Giulia dice che sono casinista.)
- Autosservazione: sei tu che valuti te stesso e ciò che c’è di diverso tra te e gli altri
Come avrai capito è un processo in continua evoluzione che cambia in base all’esperienza che fai e in base a questi tre fattori, a cui darai un peso diverso a seconda del momento o del tuo umore.
Ti svelo un segreto: è scorretto dire che hai una bassa o un alta autostima; sarebbe più giusto chiedersi se ti svaluti o ti sopravvaluti.
Se ti svaluti, sei una persona che non si sente mai all’altezza delle sue capacità, costantemente inadeguata di fronte alle avversità, alle responsabilità, dominata dalla paura e dall’insicurezza che spesso non ti permettono di cogliere le occasione.
Al contrario se ti sopravvaluti, sei una persona che valuta le sue capacita esponenziali e non crede che il fallimento possa nuocergli in alcun modo. al contrario ogni sfida ti consente di dimostrarti quanto vali.
La persona che ha autostima di sé, è equilibrata: riconosce le proprie virtù e dove invece deve colmare delle lacune; non si lascia abbattere dai giudizi negativi mali rende utili per se, per la propria crescita personale. Non teme i compiti, gli imprevisti o le responsabilità, ma li affronta trasformando i suoi limiti in punti di forza.
Cosa puoi fare per accrescere la tua autostima?
- Evitare di evitare:
Proprio perché hai una bassa autostima, hai scarsa fiducia in te stesso. E’ probabile che tu non ti senta all’altezza di alcune situazioni e preferisci Evitare di affrontarle.
Questo è proprio ciò che mantiene il problema: più eviti e più confermi a te stesso di non essere in grado di affrontare la situazione e che al contempo la situazione è in effetti pericolosa.
- Stop alle rassicurazioni:
chiedere costantemente rassicurazioni o conferme ad altre persone, se allevia il tuo animo sul momento, a lungo andare non risolve il problema. E’ una trappola che potrebbe portare lentamente alla ricerca spasmodica della perfezione e al contempo alla conferma che tu hai bisogno degli altri per “valere”
- Impara a dire NO:
Cerchi di soddisfare gli altri, di esserci per tutti, di non deludere nessuno: per questo dici sempre Si a tutti.
Peccato che l’unico a rimetterci sei TU. Dicendo di si, manchi di rispetto a te, ai tuoi impegni, ai tuoi bisogni e metti al secondo posto le tue priorità.
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Buona crescita!
Beatrice Pavoni
Psicologa, Psicoterapeuta
Terapie Brevi, Terapia a Seduta Singola
(TSS)
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