Gestire la Fame nervosa: 4 consigli.

da | Ott 31, 2023 | Alimentazione

Ti è capitato di mangiare perché eri nervoso o in ansia o particolarmente arrabbiato?

“A me l’ansia fa venire fame”; “Quando studio sgranocchio in continuazione”

Sono parole che hai sentito o che hai detto tu stesso e che sottolineano un abitudine comune alla maggior parte delle persone: la fame nervosa.

Come gestire la fame nervosa?

Una corretta alimentazione è fondamentale per il benessere di ognuno di noi, sia fisico che psicologico: il cibo  è un piacere a tutti gli effetti oltre che una fonte di sostentamento.

Si mangia per tanti motivi e mai solamente per sopravvivere, anche a causa della cultura che abbiamo che ha reso il cibo un rito, una tradizione, un momento di condivisione.

Ansia di mangiare o mangiare per ansia?

Una delle cause dei disturbi alimentari è la cattiva alimentazione: quando l’ansia ti spinge a mangiare più del dovuto è bene correre ai ripari.

La voglia di mangiare non è legata in questo caso a un bisogno fisiologico ma a un bisogno emotivo che viene colmato solo temporaneamente, a discapito del fisico e della mente.

Infatti immagino che dopo aver mangiato, ti sentirai in colpa. E questo a volte non sufficiente per smettere soprattutto quando il cibo da sollievo: infatti se provi ansia e mangi, il cibo riduce realmente l’ansia perché rilascia la serotonina (presente per esempio nei carboidrati o negli zuccheri) che è definito come l’ormone del buonumore.

Ma che succede poi? Che la sensazione positiva induce a mangiare ancora e contemporaneamente ad ingrassare fino a non piacersi più: a questo punto senso di colpa e ansia innescano nuovamente il circolo vizioso che se non stoppato causa problemi fisici.

Insomma, si può creare una vera e propria “dipendenza affettiva” dal cibo che diventa una valvola di sfogo, un rifugio o vaccino contro l’ansia e il nervoso.

Come puoi imparare a gestire la fame nervosa?

  1. Fantastica sul cibo:

E’ un esercizio che puoi svolgere al mattino e richiede la tua capacità immaginativa.

Pensa, ogni mattina al cibo che ti piace di più e a dove vorresti mangiarlo nel modo più rilassato possibile. Fantastica su di lui, su cosa proveresti, le sensazioni che ti assalirebbero… Chiudi gli occhi e immaginalo, fatti venire l’acquolina in bocca.

  • Stai attento al COME:

Come mangi? Ci hai fatto caso?

Sei quello che mangi e il modo in cui assimili il cibo dipende da te: ti è mai successo di mangiare di corsa e avere il cibo “sullo stomaco”? O di avere ancora fame, nonostante avessi già mangiato? Oppure la nausea? Migliora il modo in cui mangi, assaporando ogni boccone, masticandolo bene e lentamente, possibilmente lontano da apparecchi elettronici.

  • Fermati e rifletti:

Prima di recarti verso il frigorifero, chiediti se hai fame perché è ora di mangiare o se si tratta di gola o di un improvviso raptus famelico; ascolta il tuo corpo e avrai la risposta a cui dovrai obbedire solo se risponde alla prima domanda: ho fame perché è ora di mangiare. Se la tentazione è forte puoi provare a: bere dell’acqua, mangiare sedano, carote o finocchi o distrarti facendo altro.

  • Fai una lista: Ogni mattina ti alzi e scrivi una rapida lista pensando: “se oggi volessi peggiorare le mie abitudini alimentari, cosa dovrei fare?”

A fine giornata riprendi la lista e sbarri i comportamenti che hai messo in atto. 

Dal rapporto con il cibo possono nascere molti disturbi alimentari che pesano sulla vita sociale e personale.

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Buona crescita!

Beatrice Pavoni

Psicologa, Psicoterapeuta

Terapie Brevi, Terapia a Seduta Singola (TSS)

Ricevo a ROMA e ONLINE.

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