Ti è capitato di mangiare perché eri nervoso o in ansia o particolarmente arrabbiato?
“A me l’ansia fa venire fame”; “Quando studio sgranocchio in continuazione”
Sono parole che hai sentito o che hai detto tu stesso e che sottolineano un abitudine comune alla maggior parte delle persone: la fame nervosa.
Come gestire la fame nervosa?
Una corretta alimentazione è fondamentale per il benessere di ognuno di noi, sia fisico che psicologico: il cibo è un piacere a tutti gli effetti oltre che una fonte di sostentamento.
Si mangia per tanti motivi e mai solamente per sopravvivere, anche a causa della cultura che abbiamo che ha reso il cibo un rito, una tradizione, un momento di condivisione.
Ansia di mangiare o mangiare per ansia?
Una delle cause dei disturbi alimentari è la cattiva alimentazione: quando l’ansia ti spinge a mangiare più del dovuto è bene correre ai ripari.
La voglia di mangiare non è legata in questo caso a un bisogno fisiologico ma a un bisogno emotivo che viene colmato solo temporaneamente, a discapito del fisico e della mente.
Infatti immagino che dopo aver mangiato, ti sentirai in colpa. E questo a volte non sufficiente per smettere soprattutto quando il cibo da sollievo: infatti se provi ansia e mangi, il cibo riduce realmente l’ansia perché rilascia la serotonina (presente per esempio nei carboidrati o negli zuccheri) che è definito come l’ormone del buonumore.
Ma che succede poi? Che la sensazione positiva induce a mangiare ancora e contemporaneamente ad ingrassare fino a non piacersi più: a questo punto senso di colpa e ansia innescano nuovamente il circolo vizioso che se non stoppato causa problemi fisici.
Insomma, si può creare una vera e propria “dipendenza affettiva” dal cibo che diventa una valvola di sfogo, un rifugio o vaccino contro l’ansia e il nervoso.
Come puoi imparare a gestire la fame nervosa?
- Fantastica sul cibo:
E’ un esercizio che puoi svolgere al mattino e richiede la tua capacità immaginativa.
Pensa, ogni mattina al cibo che ti piace di più e a dove vorresti mangiarlo nel modo più rilassato possibile. Fantastica su di lui, su cosa proveresti, le sensazioni che ti assalirebbero… Chiudi gli occhi e immaginalo, fatti venire l’acquolina in bocca.
- Stai attento al COME:
Come mangi? Ci hai fatto caso?
Sei quello che mangi e il modo in cui assimili il cibo dipende da te: ti è mai successo di mangiare di corsa e avere il cibo “sullo stomaco”? O di avere ancora fame, nonostante avessi già mangiato? Oppure la nausea? Migliora il modo in cui mangi, assaporando ogni boccone, masticandolo bene e lentamente, possibilmente lontano da apparecchi elettronici.
- Fermati e rifletti:
Prima di recarti verso il frigorifero, chiediti se hai fame perché è ora di mangiare o se si tratta di gola o di un improvviso raptus famelico; ascolta il tuo corpo e avrai la risposta a cui dovrai obbedire solo se risponde alla prima domanda: ho fame perché è ora di mangiare. Se la tentazione è forte puoi provare a: bere dell’acqua, mangiare sedano, carote o finocchi o distrarti facendo altro.
- Fai una lista: Ogni mattina ti alzi e scrivi una rapida lista pensando: “se oggi volessi peggiorare le mie abitudini alimentari, cosa dovrei fare?”
A fine giornata riprendi la lista e sbarri i comportamenti che hai messo in atto.
Dal rapporto con il cibo possono nascere molti disturbi alimentari che pesano sulla vita sociale e personale.
Se vuoi saperne di più sul mio percorso “LIBERATI DALL’ANSIA” scrivimi in privato o clicca qui www.beatricepavoni.it/libera-dall-ansia
Se pensi che ti serva un supporto più concreto, contattami!
Puoi anche usufruire della Terapia online, che ha la stessa efficacia di quella in studio!
Se hai curiosità o domande chiedimi pure; trovi i miei articoli settimanali
sul sito www.beatricepavoni.it e consigli utili e strumenti sulla mia Pagina Instagram.
Buona crescita!
Beatrice Pavoni
Psicologa, Psicoterapeuta
Terapie Brevi, Terapia a Seduta Singola (TSS)
Ricevo a ROMA e ONLINE.
0 commenti